Performance teatrale “Lungo il corpo”

Giovedì 1 Giugno
Ore 20:30 – La Polveriera Spazio Comune

Oltre il corpo
di e con Vincenzo Fiore Marrese – Teatro Anatomico

Oltre il corpo Vincenzo Fiore MarreseLungo il corpo è una performance sul corpo, il segno, le immagini e sulla riflessione dell’arte su se stessa. La performance è accompagnata da una composizione elettronica originale.

La storia dell’arte ci racconta che, per molto tempo, il disegno non è stato visto come una forma di arte autonoma. Da quando il disegno è diventato forma di arte autonoma, opera disegnata, il disegnatore, nel pensiero comune, viene identificato con la figura di un tecnico virtuoso, colui che sa riflettere la realtà in un’immagine. Tuttavia da oltre un secolo l’arte si è distaccata da questa idea, per rivolgere la sua attenzione verso il segno, prima, e verso sé stessa, poi. Che cos’è, dunque, il disegno? immagine, segno? e, al di là delle traccia, che cos’è in sé stesso? e, sopratutto, abbiamo perso qualcosa, riducendo le immagini a segni e l’intero processo del disegnare ad un atto di riflessione sul disegno stesso? e questa perdita, se c’è stata, è una purificazione o un impoverimento?

Spettacolo teatrale “Orazione intima”

Giovedì 1 Giugno
Ore 19:00 – La Polveriera Spazio Comune

Orazione intima
di e con Gillo Conti Bernini
tratto liberamente da lettere “Per gli analfabeti” di Antonin Artaud

Orazione. Ogni sogno è un pezzo di dolore che noi strappiamo ad altri esseri… nessuno ha mai scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non per uscire letteralmente dall’inferno.

Per il teatro come per la cultura ciò che conta è dare un nome alle ombre e guidarle. Bisogna fare uno sforzo per risalire il corso delle cose e capovolgere gli eventi, con purezza e sincerità di fronte ha noi stessi, perché vivere non è seguire come pecore il corso degli eventi nel solito tran-tran di questo insieme di idee di gusti di percezioni di disgusti di desideri che confondiamo con il nostro io e dei quali siamo appagati senza cercare oltre più lontano. Vivere è superare se stessi, mentre l’uomo non sa far altro che lasciarsi andare.

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