Wunder Tandem è un concerto spettacolo con un’ impertinente anima clown. Due voci, una fisarmonica e un mini drum set pronti ad incendiare il palco. Pioniere del drum’n’fisa sound, partoriscono i loro mash up dal morso acido mixando hit e aborti di Billboard in maniera caustica e imprevedibile.
Presentazione del fumetto: “L’invasione degli extraterroni, un’autobiografia contro ogni confine”, con l’autore Renald Hisi, già autore del fumetto autoprodotto: “Horror squat story” (e se volete facciamo due chiacchiere anche su quello).
Ci sono un albanese, un terrone e un non-italiano e si chiamano tutti Renald, perché sono in realtà la stessa persona, approdata nello Stivale viaggiando su un’astronave che non ha nulla di cosmico. Infatti è solo una misera imbarcazione, dove si sta pure molto stretti. L’invasione degli extraterroni (Beccogiallo, 2023) racconta le vicende dell’autore albanese Renald Hysi, giunto in Italia all’età di otto anni alla ricerca di un futuro che sembra arrivare sempre a metà. È la storia di un bambino che si fa uomo in un paese pieno di pregiudizi, sempre alla ricerca dell’ultimo da condannare per sentirsi migliore.
Oggi come allora si continua a parlare di blocco navale, respingimenti, invasione e sostituzione etnica. Le risposte dei governi alla questione si basano ancora su misure di ordine pubblico, espulsioni e restringimento delle tutele Il fumetto, magistralmente disegnato da Elena Rapa, narra la vera storia di un migrante albanese che nel 1997 è costretto a fuggire dal proprio paese, travolto da una gravissima crisi economica e dalla guerra civile. Il testo ci accompagna nella vita del bambino e dei due Paesi, in un equilibrio perfetto tra dimensione pubblica e vicende private. La narrazione inizia nei corridoi del tribunale di Ancona, dove Renald, ormai in Italia da più di 20 anni, attende notizie sulla richiesta della cittadinanzapresentata nove anni prima e già ottenuta dai genitori e dal fratello.
Sembra una scena già vista o che si ripete senza sosta da decenni. Il fumetto di Renald ed Elena, infatti, è come un déjà-vu: una storia ambientata nel 1997 che pare invece il resoconto impietoso di quanto avviene ai nostri giorni. In Italia, gli stessi atteggiamenti di razzismo e discriminazione, e la stessa tendenza a soffiare sul fuoco da parte di una certa propaganda politica.
Ventisei anni dopo la situazione non è affatto cambiata. Oggi come allora si continua a parlare di blocco navale, respingimenti, invasione e sostituzione etnica. Le risposte dei governi alla questione si basano ancora su misure di ordine pubblico, espulsioni e restringimento delle tutele per chi arriva nel nostro Paese.
Il Movimento per l’emancipazione della Poesia si inserisce nel festival Inchiostri Ribelli con un rituale incentrato sull’elemento del fuoco. All’interno di un braciere lasceremo ardere alcune poesie. Dalla cenere ricavata andremo a creare un inchiostro parietale. Con esso l’artista Brucio darà forma materiale e visiva ad un’ulteriore poesia. L’evento sarà accompagnato dalla musica dell’artista Verdiana Raw. Nel frattempo lasceremo un microfono aperto: chiunque è invitato a leggere. Così la poesia, novella araba fenice, rinasce dalle proprie ceneri. Un miracolo e un mistero al contempo, capace di comprendere la dimensione comunitaria e individuale. Sin dai sistemi simbolici ancestrali il fuoco fu riconosciuto come inizio e fine (assieme all’acqua) di ogni ciclo ricorrente. Con questo rituale vorremmo celebrare la fine di un giro e l’inizio di un nuovo arco. Allo stesso modo, la fine e l’inizio di ogni cosa.
In un mondo interamente popolato da oche bianche, la giovane oca S. si affaccia curiosa sulla vita quando strane frequenze iniziano a viaggiare nell’aria portando notizie da mondi lontani. Come mai però gli adulti non sembrano sentire? Se il mondo sta per finire perché nessuno se ne preoccupa? In un mondo che giorno dopo giorno acquisisce sempre meno senso, dove gli adulti hanno abdicato al ruolo di raccontare la realtà, si consuma il dramma dell’incomunicabilità fra le generazioni. Come muoversi nella fine del mondo quando quella fine sembra non arrivare mai? Una fiaba contemporanea che ci accompagna in un mondo simile al nostro, dove fantasia e realismo si fondono in un viaggio grottesco e delicato allo stesso tempo.
Viento del Sur è un trio composto da Martin Lemos alla chitarra e voce, Filippo Ceccarini alla tromba e Alessandro Conforti alle percussioni . Promuovono musica folkloristica come il Candombe Uruguaiano, il Son Cubano, Bossanova e Samba dal Brasile . Un viaggio tra America Latina e Mediterraneo.
Leo Fulcro nasce a Roma nel 2018 come progetto collettivo che connette fin da subito varie discipline artistiche: dalla street art alla poesia, dal teatro alla musica. Nel primo anno escono due mixtape in forma indipendente, a seguito dei quali vengono pubblicati degli opuscoli di poesie, realizzate delle opere di street art a Roma, Ravenna e Parigi e infine portato in scena il monologo originale “Scegli Me”. Dalla collaborazione tra Dost e Leo Fulcro nasce un’attenzione maggiore alla musica: escono tre singoli tra il 2019 e il 2020 per poi arrivare alla lavorazione di un progetto più corposo: Salmoni EP.
Dopo un anno di lavorazione, nel 2021 esce il suo primo album Il Mondo Che Cambia.
La costante ricerca artistica di Leo Fulcro culmina con la pubblicazione degli EP “Boy On Earth” (2023) e “Il cuore un po’ più grande” (2024).
C’è Figa – la stand up comedy femminista- è un format ideato da Alessandra Flamini, con la produzione di Kaos Teatro e la partecipazione di attrici, autrici e comedian di tutto il panorama nazionale.
L’obiettivo di @cefigastandup è contrastare quel bias culturale, fortemente radicato in Italia, che vuole le donne inferiori agli uomini nella comicità, quell’idea obsoleta che la capacità di far ridere il pubblico sia una peculiarità di genere e che le donne non siano adatte a parlare di argomenti politici e sociali scomodi e spinosi.