Inchiostri Ribelli 2015

INCHIOSTRIribelli2015

Nell’anno del “very bello”, imbarazzante slogan lanciato dall’Expo, Inchiostri Ribelli vorrebbe invece rappresentare una piccola parte di quelle culture di strada, di piazza, di periferia, che non vivano nel mondo morbidoso e finto dei grandi eventi, ma si nutrono di piccole lotte quotidiane, di autogestione, di solidarietà.

Il nostro immaginario e’ ricco e vogliamo dargli vita, perche’ alimenti pensieri critici e visioni del mondo diverse e aiuti chi in questi anni si e’ assunto la responsabilita’ e la fatica di cercare di realizzarle.

Anche quest’anno la tre giorni e’ benefit per la lotta NoTav della Val di Susa e per chi e’ ancora in carcere per il G8 di Genova, perche’ anni fa abbiamo iniziato un disegno, e non siamo persone che lasciano le cose a mezzo.

 

Programma 2014

[Venerdi’ 16 maggio]

h 19.30 apertura tattoo and comics expo
h 20.30 apericena
h 22.30 concerto Antares + Dead end street

[Sabato 17 maggio]

h 12.00 apertura tattoo and comics expo
h 13 pranzo
dalle 15.00 games garden
a partire dalle 17 incursioni sonore Die Dolzscher
h 19.00 concerto Asino + Liars
h 20.30 apericena
h 22.30 serata ElectroSwing con Piaceri proletari + Gentleman Militia
(alle 2.30 tutti a nanna che domenica ci risiamo!)

[Domenica 18 maggio]

h 13.00 apertura tattoo and comics expo
dalle 15.00 games garden
h 15.00 torneo di basket Play da ground e skate contest
h 15.30 Comics Battle (sfida con matite alla mano!)
h 17.00 presentazione libro L’armata dei sonnambuli, di Wu Ming
h 20.00 apericena
h 21.00 presentazione libro Oggi tocca a me, una guerra per bande, di Juri Di Molfeta + Mostra fotografica NOTAV di Iskra Coronelli

Oggi tocca a me

oggi-tocca-a-mec/o Inchiostri Ribelli 2014 – Domenica 18 maggio ore 21.00

Oggi tocca a me. Una guerra per bande.
+ Mostra fotografica NOTAV di Iskra Coronelli

Juri Di Molfetta
Oggi tocca a me. Una guerra per bande.
Prefazione di Luca Abbà
Illustrato da Erika Bertoli
Eris Edizioni

Un fratello non si lascia nella merda. E questo il Teppa lo sa. Per questo accetta l’aiuto da uno come Benza. Ma per un fratello si fa di tutto, anche vendere coca per tirare su i soldi per l’avvocato. Ma le cose vanno storte, c’è sempre un ostacolo per quelli come lui. Uno sbirro lo frega ma il Teppa sa dov’è, deve solo trovarlo tra migliaia di altre persone. Val di Susa: 3 luglio 2011, una delle più grandi manifestazioni No Tav degli ultimi anni. Inizia la ricerca. Teppa non è solo, con lui ci sono Giamaica e Panza. Sono più di tre amici, sono un branco, se parte uno partono tutti. Funziona così per chi ha sedici anni e vive nelle case popolari di un quartiere di periferia, tra bisogni frustrati e cassonetti della carta incendiati per noia.

Ci sono così tanti agenti che Teppa non li aveva mai visti neanche allo stadio, come trovare un ago in un pagliaio, ma il destino non lo lascia solo, anche altri lo aiuteranno, ognuno con una storia, voglia di rivalsa e un personale senso di giustizia.

Una spirale di eventi li porterà a essere tutti nello stesso posto nello stesso momento per pareggiare i propri conti, passati e presenti, perché la vita è come un ristorante, se vuoi davvero uscire devi passare dalla cassa e se hai consumato più di quello che ti potevi permettere nessuno ti fa sconti. Il problema è solo tuo.

suma2 cate ivan

Inchiostri Ribelli 2014

erre2014WEB16 – 17 – 18 maggio 2014

Con la valle tatuata nel cuore.

Sono piu’ di 20 anni che la Val di Susa contribuisce a creare una realta’ e un modello di relazioni diverse, qualcosa che assomiglia al concetto di umano, infinitamente piu’ di quanto la nostra societa’ costruita sul primato del soldo sia in grado di partorire. Solidarieta’, coraggio e generosita’ per superare il ruolo passivo e rassegnato al quale ci sentiamo spesso costretti. Non e’ bello il mondo in cui viviamo, ma saper andare al di la’ della lamentela sterile, e assumersi la fatica e l’impegno per costruire rapporti e situazioni differenti, non e’ per nulla facile. E’ difficile opporsi agli interessi di potenti lobby e governi, agli imperi finanziari costruiti sulla cementificazioni e le grandi opere. Diviene possibile solo se non si resta isolati, se queste lotte divengono un patrimonio comune. La valle ha dato tanto a questo paese disastrato, e noi vogliamo restituirle altrettanto, in questo momento in cui la magistratura torinese ha intrapreso una guerra a tutto campo contro il movimento notav.

Quest’anno Inchiostri ribelli e’ dedicata a sostenere le spese legali della valle che resiste, a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, a chi in questa lotta investe anima e corpo.

Contro l’oscena accusa di terrorismo per i notav per la libertà loro per l’ aria, l’acqua, il suolo e la salute pubblica della Val Di Susa.